Buongiorno a tutti,
in questo meraviglioso weekend di sole (almeno qui a Parigi) vorrei parlarvi della tecnica dei pastelli secchi, o crete pastello. Rispetto ai pastelli ad olio o a cera con cui prendiamo confidenza fin dall’infanzia, i pastelli morbidi hanno una consistenza meno untuosa e lucida e, come dice il nome stesso, sono più secchi e dalla consistenza gessosa. Sono uno strumento molto versatile e affascinante: grazie alla loro pasta sfumabile e stendibile si possono realizzare disegni diversi come paesaggi, ritratti o nature morte. Tutti saranno caratterizzati da un colore vibrante e acceso, dovuto all’elevata percentuale di pigmento contenuta da ogni gessetto di colore. I pastelli morbidi sono commercializzati in diversi formati, che si adattano alle tecniche e agli usi più frequenti.
Esistono i pastelli morbidi in gessetto, solitamente di due dimensioni. Quelli nella foto sono di taglia più piccola, Faber-Castell, scatola da 24 pastelli per paesaggio. Sono di cosistenza molto morbida e sfumabile. State attenti quando li usate perchè la facilità di stesura può risultare anche un inconveniente quando si sfiora il foglio e lo si sbava inavvertitamente. Fortunatamente questi pastelli sono cancellabili con una normale gomma o con la gomma pane. Una volta terminato il vostro lavoro sfuzzate un buon fissante a più ripetizioni, altrimenti la vostra opera rischierà di rovinarsi!
Le crete pastello esistono anche nel formato carré. Si tratta di un pastello più compatto che ha una resa leggermente differente sul foglio: ha una tenuta decisamente migliore, ma si sfuma con più difficoltà. La scatola che vedete qui è della marca Conté à Paris, una delle mie preferite: contiene 12 pastelli per schizzo nelle tonalità nero, grigio, bianco, seppia e sanguigna. Sono molto indicati per la realizzazione di schizzi perchè la loro forma squadrata e la loro compattezza permettono una precisione nei dettagli, ma anche la possibilità di riempire vaste superfici con il colore. per di più, l’accostamento di queste tonalità permette un’ottima resa di profondità e constrasti forti.
Infine, i pastelli esistono sotto forma di matite. La conistenza somiglia più a quella dei carré, compatta per una maggiore precisione. Sono sfumabili, ma di maggiore tenuta rispetto ai pastelli in gessetto. Sono molto utili per aggiungere dettagli o disegnare piccoli elementi in un disegno. Per di più, non bisogna trascurare un importante aspetto di praticità: con le matite non ci si sporca, si evita di sbavare il foglio e si ha una punta per realizzare lineee sottili. La scatola qui accanto è della marca Conté à Paris (adoro il coperchio :D), con 12 matite: due di grafite, un pastello bianco, uno sanguigna, uno seppia, due di carbone, due di carboncino e due di pietra nera. Un gran bel kit per gli schizzi!
Vi propongo qui una piccola galleria dei miei disegni realizzati con il pastello: sono una natura morta, un nudo e un paesaggio. Trovo che il pastello abbia reso in tutti e tre casi i soggetti interessanti, grazie ai colori vibranti, caldi e realistici. E voi cosa ne pensate? Quale preferite?