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Figure Drawing Workshop

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Figure drawing workshopOggi vi parlerò del libro che mi ha fatto cominciare a disegnare: Figure Drawing Workshop di Allan Kraayvanger. L’ho comprato qualche anno fa alla Tate Gallery a Londra per 14.99£ e sono stati i soldi meglio spesi del mio soggiorno londinese. Grazie a questo manuale mi sono avvicinata al disegno con un approccio più tecnico. Ho imparato le basi del disegno a matita e carboncino e la terminologia (in inglese 🙂 ).

Sono molto grata al signor Kraayvanger per la ricchezza di immagini del suo manuale. Sono rimasta immediatamente affascinata dai suoi disegni, in particolare i nudi femminili, che predilige in assoluto, per la loro sensualità e dolcezza. Il corpo umano mi ha sempre affascinato, ma artisticamente credo che quello femminile sia meraviglioso, con le sue forme sinuose e le rotondità molli e dolci. Personalmente trovo che al corpo maschile manchi una certa segretezza e mistero tali da renderlo davvero interessante.

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Il manuale contiene moltissime immagini, almeno una per pagina, che io ho copiato meticolosamente, cercando di riprodurre ogni curva, ogni ombra o punto di luce. Grazie a questi esempi ho imparato molto sull’anatomia e la sua resa. Il libro è molto utile anche per una serie di consigli e scorciatoie che aiutano un principiante a capire come guardare la realtà per rappresentarla.IMG_5470IMG_5468Molto utili sono anche le pagine che spiegano come realizzare gli elementi a mio parere più difficili del corpo: il viso, le mani e i piedi. Sono rappresentati in scomposti e in tutti i loro possibili movimenti.

IMG_5472Consiglio caldamente questo manuale a chiunque sia interessato al disegno e a ogni aspirante artista. Personalmente l’ho trovato molto utile nel mio percorso di autodidatta e spero possa esserlo altrettanto ad altri che come me non hanno avuto la possibilità di studiare arte, ma che vorrebbero sviluppare e mettere a frutto un talento.  A questi ultimi e a tutti gli altri: buona lettura!

Carnet de griffonnage – spécial Paris, Londres, New York…

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Carnet de griffonnage

Lo scorso weekend ho passeggiato per Parigi per esplorare qualche libreria di quartiere. Diversi siti suggerivano di visitare Libellule et Coccinelle, una deliziosissima libreria per bambini nel nono arrondissement che mi ha tanto ricordato “Il negozio dietro l’angolo” di C’è post@ per te. Ho adorato questo piccolo negozietto fin dalla vista della vetrina: coloratissima, con mille copertine di libri invitanti. Impossibile non entrare! (per saperne di più su questa libreria leggete qui )

Gironzolando tra gli scaffali e i tavoli traboccanti di libri, mi sono imbattuta in questo libricino: Carnet de griffonnage di Gilles Ronin, edizioni Dessain et Tolra. Dopo averlo sfogliato un po’ mi sono decisa a comprarlo, soprattutto perchè era l’ultima copia! Si tratta di un quaderno/libro che invita a scoprire come immortalare in pochi tratti di matita le città che visitiamo. Ogni pagina del quaderno contiene a margine un suggerimento per il lettore: come semplificare e realizzare quindi correttamente le cupole del Sacré Coeur di Montmartre, come catturare su una pagina un bus a due piani londinese o come realizzare in prospettiva il ponte di Brooklin.

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L’utilità di questo quaderno sta soprattutto nel mostrare il processo e l’evoluzione del disegno. Oggetti che parrebbero quasi impossibili da disegnare sono semplificati in forme geometriche essenziali, che si arrichiscono di dettagli piano piano. Ronin insegna quindi a “guardare”. Sì, perchè il più della difficoltà nel disegnare sta nel vedere con gli occhi dell’artista, andare oltre l’idea predefinita che si ha di un oggetto per disegnare quello che esso è veramente. Il mio professore di disegno Vincent dice sempre che non c’è cosa più difficile del sapere guardare quello che si ha di fronte per quello che è. Solo allora disegnare diventa un gioco da ragazzi.

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Oltre a un quaderno, questo Carnet è anche un vero libro: ci sono pagine di teoria del disegno, per aiutare il lettore ad avere più dimestichezza con le basi della prospettiva, della tenuta della matita e del tratto. Purtroppo il libro esiste solo in francese per ora.

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E disponibile su Amazon a 8,30 euro. Grazie a una ricerca su internet ho scoperto che Gilles Ronin è autore di diversi manuali di disegno per principianti e che il Carnet che ho acquistato fa parte di una serie, composta da altri tre tre libri: il primo pubblicato, il Carnet de griffonnage: objets du quotidien del 2010, di cui esiste una nuova edizione del 2013, il Carnet de griffonnage: lettres et mots e l’ultimo, pubblicato nel settembre 2013, Carnet de griffonnage spécial gourmandise di Isabelle Kessdjan. Inutile dirvi che sono già tutti nella lista dei miei prossimi acquisti 🙂

Quando tutto è cominciato…

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Da dove sia nata la mia passione non saprei dirlo con precisione. Già quando ero bambina adoravo disegnare i vestiti delle bambole, copiare le principesse Disney o scarabocchiare sulle vecchie agende che mi regalava mio nonno. Quando dovevo decidere in che liceo andare, ricordo che la mia professoressa di storia dell’arte aveva consigliato caldamente ai miei genitori di mandarmi all’artistico e delle volte mi chiedo se non ho fatto la scelta sbagliata.

Mia mamma è convinta che il mio amore per il disegno sia ereditario: mio nonno, infatti, disegnava parecchio, per lo più ad acquarello e molte pareti di casa nostra sono testimonianza del suo talento. Lui adorava Milano, dove è cresciuto, e molti dei suoi disegni sono scorci della sua città. Io, a differenza sua, sento di appartenere di più a Parigi, che è diventata la mia città per scelta.

Tuttavia, non è stato né a Parigi né a Milano che ho davvero deciso di imparare a disegnare, bensì a Londra. Nell’estate del 2009 sono andata a Londra per un mesetto a cercar fortuna; nonostante questa fortuna non l’abbia mai trovata, sono tornata a casa con qualcos’altro: un manuale di disegno acquistato alla Tate gallery. E da lì non mi sono più fermata…

Nonostante inizialmente disegnare non sia affatto facile, perché costringe a confrontarsi con le proprie incapacità e non sempre è fonte di soddisfazioni, io trovo che sia una meravigliosa sfida con se stessi. Dopo i primi disegni ho cominciato a capire che non ci si sveglia una mattina avendo scoperto di possedere la capacità di disegnare cose meravigliose; certo, un po’ di inclinazione e talento sono necessari, ma sono la costanza e l’esercizio che fanno tutto.

Dal 2009 a oggi ho realizzato qualche disegno amatoriale e dall’anno scorso sono iscritta a una scuola di disegno nel Marais. Con questo blog mi piacerebbe condividere senza pretese la mia passione con chi ha il mio stesso interesse, con chi vorrebbe svilupparlo o semplicemente con chi è curioso. Ma questo blog è anche molto per me stessa, perché la creatività va sempre incoraggiata!

Ecco qui una galleria dei miei vecchi disegni. Appartengono al periodo in cui sperimentavo diverse tecniche, tra cui la matita, il carboncino, le matite colorate, i pastelli a cera e l’acquarello. Enjoy!