Archivi tag: Carboncino

Ritratto

Standard

IMG_5023

Oggi vi parlerò del ritratto, uno dei generi più difficili in assoluto. Disegnare i tratti e catturare l’espressione di una persona è estremamente difficile. Trovo che sia particolarmente complicato quando si tratta di riprodurre qualcuno che conosciamo bene e di cui abbiamo quindi un’idea predefinita. Ritrarre qualcuno significa prendere coscienza anche delle imperfezioni e dei difetti del viso di qualcuno; è difficile quindi accettare di tracciare linee che non sembrano corrispondere all’immagine che abbiamo di una persona che vediamo sempre in un certo modo.

Per questo motivo io ho cercato di ritrarre per lo più sconosciuti. Partire da una foto è senza dubbio la cosa più semplice, soprattutto perchè siamo sicuri che l’espressione del viso non cambierà durante il nostro lavoro di riproduzione. In più, la foto sarà a nostra disposizione per un tempo illimitato e la luce e le ombre non si sposteranno di un millimetro. Per un principiante, quindi, il ritratto a partire da una foto è un buon allenamento.

L’elemento che trovo più interessante da ritrarre sono gli occhi: basta una leggera ombra, un linea lievemente più inclinata per cambiare completamente l’espressione o lo sguardo di un paio di occhi. Per questo, quando disegno dedico quasi metà del tempo a rendere gli occhi molto particolareggiati e realistici.

Particolare occhio TwiggyParticolare Emily

Da qualche tempo ho cominciato una piccola galleria di ritratti di personaggi famosi: si tratta principalmente di scrittori, essendo io un’appassionata di letteratura. Sono ritratti realizzati a matita e carboncino a partire da fotografie.

Ecco qui una galleria dei miei ritratti. Qual è il vostro preferito?

Quando tutto è cominciato…(parte 2)

Standard

Quando ho cominciato a disegnare, mi sono lanciata subito su quello che mi pareva il genere più bello e più alto in assoluto: il nudo.

Naturalmente è anche la sfida più difficile per un disegnatore, perché il nostro corpo è affascinante e meraviglioso, ma è veramente dura riuscire a catturarlo e riprodurlo fedelmente. Spesso un movimento, un’impressione di languore o di potenza sono dentro alle membra di chi si vuole disegnare, ma non è affatto facile capire da dove escano o quale sia il tratto preciso (come se ce ne fosse solo uno…!) che le determini.

Così con la coda tra le gambe, con un po’ di vergogna e una punta di delusione, mi sono messa a fare esercizio, nel vero senso del termine. Bisogna veramente fare tabula rasa e cominciare dal principio, ovvero come tenere la matita o come temperarla: insomma, come tornare alle elementari 🙂

Molte volte sono stata presa dalla fretta di voler saltare dei passi e di andare diretta a quello che mi piaceva e mi affascinava, ma purtroppo, come il solfeggio per la musica, l’esercizio e lo studio devono essere un po’ alla base del disegno.

Chiaramente in quanto autodidatta le mie basi sono un pochino instabili, ma grazie a una serie di manuali e a qualche consiglio sono riuscita ad avere almeno qualche nozione.

Vi mostro qui un’altra galleria di disegni. Cosa ne pensate?

Come avrete già capito sono una grande amante del bianco e nero. Questo è dovuto in parte al mio preferire il carboncino e la matita per la resa dei soggetti su carta, ma soprattutto perché sono ancora piuttosto ignorante riguardo alle altre tecniche che ho solo parzialmente sperimentato.

Mi farò incoraggiare dal desiderio di non annoiare i miei lettori con le stesse immagini per sperimentare e lanciarmi in nuove esperienze artistiche  🙂

A presto con nuove “opere d’arte”!