Postcards

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BrazilNonostante siano mesi che non pubblico su Bouquet di matite, nuovi disegni hanno continuato ad accumularsi nei miei carnet e sulle pagine di quaderni.

In particolare, mi sono dedicata a fissare ricordi di indimenticabili vacanze, più o meno recenti. Con tutti i meravigliosi paesaggi visti ultimamente, avevo solo l’imbarazzo della scelta.

Ecco a voi una selezione dei miei preferiti:

Quale di questi paesaggi trovate più affascinante?

Spero vi facciano venir voglia di viaggiare e scoprire nuovi paesi.

Sketchbook I

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Ciao a tutti!

vi chiedo scusa se è da parecchio che non scrivo, ma mi sono presa un po’ di tempo per disegnare di più in modo da avere tante cose da mostrarvi!

Oggi vorrei parlarvi di uno degli strumenti più importanti per un artista: il quaderno per schizzi, indispensabile quanto matita e gomma. Può essere un quaderno qualunque, per cominciare a buttare giù idee o schizzi rapidi e approssimativi, ma col tempo diventerà IL quaderno per un artista, inseparabile compagno di gite, viaggi e pomeriggi di relax. In uno sketch book possono accumularsi ricordi, pensieri, emozioni e sogni.

Io ne ho avuti diversi da quando ho cominciato a disegnare. Ammetto tuttavia che non sono mai riuscita ad esservi fedele alla lunga. Per pigrizia e scomodità  ho spesso preferito lasciare i miei quadernini a casa, ma ho come buon proposito per i prossimi mesi quello di non uscire mai di casa senza almeno un foglio bianco su cui disegnare se ne avessi bisogno.

Vi mostro ora uno dei miei sketchbooks: è un semplice carnet A4 con copertina nera e pagine leggermente ingiallite ed è un regalo del mio professore di disegno.

I disegni che ho realizzato sono vari e per lo più non finiti, ma lo scopo di un carnet di disegno non è quello di realizzare opere finite, bensì di esercitarsi, di affrontare i propri limiti e le proprie difficoltà, nonchè di sviluppare la fantasia.

 

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Cosa ne pensate? Il vostro disegno preferito?

Alla prossima, con nuovi disegni!!

 

Apprendre à Dessiner – Peter Gray

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Buongiorno a tutti!

dopo questa pausa pasquale vorrei parlarvi oggi di un recente acquisto di manualistica. Nel mio amato negozio Gibert Joseph, ho comprato un nuovo manuale di disegno.

Avant de commencer un dessin, l’artiste ouvre son carnet de croquis, choisit et taille un crayon puis survient un instant d’anticipation, d’excitacion, voire de crainte. Il faut un certain courage pour dessiner le premier trait sur une feuille vierge, mais une fois effectué, les autres s’enchainent. [Prima di cominciare un disegno, l’artista apre il suo taccuino di schizzi, sceglie e affina una matita poi sopravviene un istante di anticipazione, di entusiasmo, anche di paura. Ci vuole un certo coraggio per disegnare il primo tratto su un foglio vergine, ma una volta fatto, tutti gli altri vengono da sé]

Così esordisce Apprendre à dessiner di Peter Gray, un libro di ben 304 pagine dedicato al disegno, con tutte le techniche e i trucchi per riuscire a realizzare dei bei lavori. Non potrei essere più d’accordo con questo pensiero dell’autore.

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La richezza di questo manuale sta nella varietà dei temi trattati, nella precisione dei consigli e nella grandissima quantità di tavole.

Questo testo, come lo dice l’autore stesso, si rivolge agli artisti ai loro inizi, così come a coloro che hanno già esperienza. Le dimostrazioni di disegno a fasi, infatti, permettono di scoprire particolari, techniche e piccole astuzie per rendere il risultato più realistico o più espressivo.

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L’autore esplora tutti i temi dei disegni con le loro rispettive difficoltà: il paesaggio, il ritratto, il corpo umano, gli animali, la natura, i paesaggi cittadini…

Le ultime pagine sono dedicate a tecniche particolari del disegno, come la caricatura, il disegno decorativo etc…

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Lo consiglio a tutti coloro che vorrebbero cominciare a disegnare e a coloro che, invece, vorrebbero migliorarsi.

 

Apprendre à Dessiner di Peter Gray

Evergreen, 2008

12,99 euro.

Aeroporti

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Ciao a tutti,

oggi volevo finalmente raccontarvi di una collaborazione a cui ho aderito qualche settimana fa. La mia amica e coinquilina Elena Mitrani, fondatrice del blog La Stanza Bianca, nonchè autrice di articoli su Finzioni Magazine, pubblica oggi il suo primo romanzo! Edito in formato digitale da Nativi Digitali Edizioni, Aeroporti è un romanzo dalla genesi lunga e dalle numerose stesure. Racconta di un gruppo di amici, l’intreccio dei loro rapporti e l’evoluzione della loro amicizia negli anni. Nelle loro storie c’è lo specchio della nostra generazione, con tutte le sue aspettative, le speranze e gli immancabili fallimenti. I personaggi, le cui storie si susseguono a ritmo incalzante, devono affrontare le difficoltà del passaggio dall’adolescenza all’età adulta. Prima fra tutte, la fatica di mantenere salda un’amicizia che va sgretolandosi in un’epoca in cui non ci sono ancora i social network ad aiutare.

Il romanzo mi è piaciuto molto, ed è stato un vero piacere accettare la proposta di Elena di creare la copertina per la sua prima pubblicazione. Ammetto che inizialmente ero in panico per questo primo lavoro “su commissione”: era la prima volta che realizzavo un disegno per qualcun altro!

Mi sono fatta ispirare dal titolo e dall’idea generale del romanzo: la transitorietà nella vita, gli incontri, le coincidenze e spesso la solitudine. Ecco i primi studi per la copertina:

E infine il risultato:

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Si tratta di uno sfondo ad acquerello e un disegno a pennarello nero. Che cosa ne pensate?

Vi mostro la copertina definitiva con titolo e nome dell’autrice:

imageSono veramente soddisfatta del risultato finale!

Eccovi infine il retrocopertina:

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Spero queste immagini vi piacciano e vi abbiano accattivato.

Lasciatevi incuriosire e acquistate il nuovo romanzo di Elena QUI. Non ve ne pentirete 😀

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Parc Monceau

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Ciao a tutti,

oggi vorrei parlarvi di uno dei miei luoghi del cuore. Si tratta del Parc Monceau, che segna il confine tra l’ottavo e il diaciassettesimo arrondissement di Parigi; è uno dei miei parchi parigini preferiti, meraviglioso in qualunque stagione. A differenza delle Tuileries e dei Jardins du Luxembourg con aiuole fiorite e una struttura all’italiana, il Parc Monceau ha una natura più romantica ottocentesca, decisamente più malinconica. Gli elementi che lo caratterizzano sono le statue disseminate nel prato e la schiera di colonne consunte che circondano il piccolo stagno sovrastato da un enorme salice piangente.

Come potete immaginare, si tratta del luogo ideale per passare dei pomeriggi di primavera, a prendere il sole, a correre e …. a disegnare! Essendo molto vicino a casa mia, amo passare qualche ora a cercare soggetti per fotografie o per disegni: che siano elementi architettonici, statue o persone, c’è solo l’imbarazzo della scelta!

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colonne

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Se venite a Parigi vi consiglio di visitare questo meraviglioso parco, sfortunatamnete meno noto ai più!

Vi mostro una piccola galleria di foto che ho realizzato, in stagioni diverse. Godetevela!

DDessin

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Domenica scorsa ho deciso di dedicarmi ancora una volta all’arte visitando una mostra di disegno contemporaneo. Si tratta di DDessin, una mostra organizzata dal Cabinet de Dessins Contemporains all’Atelier Richelieu, una bellissima galleria nel secondo arrondissement, tra Bourse e Palais Royal.

Si trattava della seconda edizione di DDessin, che promuove nuovi talenti e assegna un premio ad un artista scelto da una giuria, in modo da incentivare lo sviluppo dell’arte contemporanea. Ho trovato quest’iniziativa davvero interessante, perchè apre possibilità a giovani artisti ancora sconosciuti.

Personalmente sono rimasta affascinata dai disegni che ho visto: grazie a questa visita ho scoperto nuove tecniche e vie di espressioni, ho trovato ispirazione osservando le opere di altri artisti.

Tra l’altro la location era stata davvero ben scelta! L’Atelier Richelieu è una galleria su due piani, con stanze luminose, che prendono luce grazie alle pareti vetrate e ai soffitti a serra. Ho scoperto anche che i locali sono stati affittati per una sfilata di moda.

Godetevi le foto, allora, e chissà che non ci sia anche io tra gli artisti esposti nei prossimi anni! 🙂

Dubois Beaux Arts

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Ho approfittato della bella giornata di ieri per passeggiare per il Quartier Latin e dare un’occhiata ai negozi. Ho pensato valesse la pena fare una pausa in un meraviglioso negozio d’arte a due passi dal Pantheon.

Si tratta di un negozietto storico della rue Soufflot, nel quartiere universitario di Parigi: piccino ma molto ben fornito!

Le vetrine, incorniciate da legno verde bottiglia, sono molto invitanti per un artista: matite, pennelli, colori e carnet di fogli fanno gola ai passanti.

IMG_0458Un campanello tintinna ogni volta che un cliente apre la porta. I muri sono interamente ricoperti dalla merce in vendita: manuali di disegno, tubetti di tempera e acquerello, pastelli, matite, fogli, cortoncini, tele… non manca proprio niente!

Consiglio vivamente di addentrarsi nel labirinto di scaffali di questo piccolo negozietto alla ricerca del materiale di cui avete bisogno. Non resterete delusi!

Dubois

20 rue Soufflot

75005 Paris

www.dubois-paris.com

Pastelli secchi – Soft Pastels

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Buongiorno a tutti,

in questo meraviglioso weekend di sole (almeno qui a Parigi) vorrei parlarvi della tecnica dei pastelli secchi, o crete pastello. Rispetto ai pastelli ad olio o a cera con cui prendiamo confidenza fin dall’infanzia, i pastelli morbidi hanno una consistenza meno untuosa e lucida e, come dice il nome stesso, sono più secchi e dalla consistenza gessosa. Sono uno strumento molto versatile e affascinante: grazie alla loro pasta sfumabile e stendibile si possono realizzare disegni diversi come paesaggi, ritratti o nature morte. Tutti saranno caratterizzati da un colore vibrante e acceso, dovuto all’elevata percentuale di pigmento contenuta da ogni gessetto di colore. I pastelli morbidi sono commercializzati in diversi formati, che si adattano alle tecniche e agli usi più frequenti.

IMG_0400Esistono i pastelli morbidi in gessetto, solitamente di due dimensioni. Quelli nella foto sono di taglia più piccola, Faber-Castell, scatola da 24 pastelli per paesaggio. Sono di cosistenza molto morbida e sfumabile. State attenti quando li usate perchè la facilità di stesura può risultare anche un inconveniente quando si sfiora il foglio e lo si sbava inavvertitamente. Fortunatamente questi pastelli sono cancellabili con una normale gomma o con la gomma pane. Una volta terminato il vostro lavoro sfuzzate un buon fissante a più  ripetizioni, altrimenti la vostra opera rischierà di rovinarsi!

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Le crete pastello esistono anche nel formato carré. Si tratta di un pastello più compatto che ha una resa leggermente differente sul foglio: ha una tenuta decisamente migliore, ma si sfuma con più difficoltà. La scatola che vedete qui è della marca Conté à Paris, una delle mie preferite: contiene 12 pastelli per schizzo nelle tonalità nero, grigio, bianco, seppia e sanguigna. Sono molto indicati per la realizzazione di schizzi perchè la loro forma squadrata e la loro compattezza permettono una precisione nei dettagli, ma anche la possibilità di riempire vaste superfici con il colore. per di più, l’accostamento di queste tonalità permette un’ottima resa di profondità e constrasti forti.

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Infine, i pastelli esistono sotto forma di matite. La conistenza somiglia più a quella dei carré, compatta per una maggiore precisione. Sono sfumabili, ma di maggiore tenuta rispetto ai pastelli in gessetto. Sono molto utili per aggiungere dettagli o disegnare piccoli elementi in un disegno. Per di più, non bisogna trascurare un importante aspetto di praticità: con le matite non ci si sporca, si evita di sbavare il foglio e si ha una punta per realizzare lineee sottili. La scatola qui accanto è della marca Conté à Paris (adoro il coperchio :D), con 12 matite: due di grafite, un pastello bianco, uno sanguigna, uno seppia, due di carbone, due di carboncino e due di pietra nera. Un gran bel kit per gli schizzi!

 

 

Vi propongo qui una piccola galleria dei miei disegni realizzati con il pastello: sono una natura morta, un nudo e un paesaggio. Trovo che il pastello abbia reso in tutti e tre casi i soggetti interessanti, grazie ai colori vibranti, caldi e realistici. E voi cosa ne pensate? Quale preferite?

Making of: Watercolour Daisies

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Ciao a tutti,

come vi avevo promesso, ecco un post dedicato all’utilizzo di uno dei miei ultimi acquisti. Oggi vi parlerò di come usare la maschera per acquarello, o masking fluid. Questo liquido viene usato generalmente per isolare delle parti del supporto al momento dell’applicazione dell’acqua per le tecniche dell’acquerello, dell’inchiostro o della gouache. Ora vi mostrerò come l’ho utilizzato per realizzare un acquerello con margherite bianche contro un cielo azzurro.

Ho cominciato innanzitutto con un disegno di base, usando una matita H perchè il tratto restasse leggero (talmente leggero da non vedersi nemmeno nella foto 😀 )

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Dopodichè ho cominciato ad applicare il masking fluid. Si sparge facilmente con un pennello: ricordatevi che questo pennello sarà d’ora in poi inutilizzabile, perchè una volta che il liquido si seccherà, le setole resteranno dure e impiastricciate di gomma. Vi consiglio quindi di usare un pennello molto economico e che non usate quasi mai. Il mio fluido ha un colore verdastro, ma questo può variare in base alla marca del prodotto: la colorazione è utile per distinguere le aree dove è già stato applicato rispetto al bianco della pagina.

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 Una volta terminato di ricoprire la superficie che intendo lasciare bianca, ho aspettato che il fluido si asciugasse. Di solito bastano pochi minuti, ma è meglio aspettare un po’ di più nell’incertezza.

A questo punto, possiamo cominciare a dedicarci allo sfondo del disegno, in questo caso un cielo azzurro e l’erba alla base del foglio. Ho ricoperto l’intera superficie con abbondante acqua pulita, senza preoccuparmi di seguire i contorni. La maschera, infatti, sarà completamente impermeabile. Bisogna, anzi, assicurarsi che tutti i contorni siano ben bagnati, in modo che il colore si diffonda uniformemente senza lasciare spazi bianchi.

Per il cielo ho usato il Blu Ceruleo e del Verde Hooker per l’erba nella parte bassa del foglio.

IMG_0169Come vedete, il colore sulla maschera si rapprende in goccioline che non sono assorbite dalla carta. Vi consiglio di togliere le gocce con un fazzoletto, in modo che il foglio si asciughi più rapidamente e senza sbrodolamenti di colore.

Ora dobbiamo aspettare che il foglio sia ben asciutto prima di poter passare alla fase successiva. Se siete impazienti, fate come me e passate il phon sul foglio, per assicurarvi che non vi sia più umidità nella carta.

IMG_0172Ora possiamo passare al momento più divertente: staccare la maschera dal foglio. Il fluido infatti si è trasformato in una pellicola lucida e gommosa che possiamo delicatamente staccare dal foglio per scoprire i contorni bianchi che abbiamo delineato.

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Siamo pronti ora per dare colore e vita alle margherite: prepariamo un giallo/arancione per i pistilli e del verde intenso per gli steli.

Piano  piano il nostro disegno prenderà vita. Per dare senso di profondità e di realismo ai petali delle margherite, ho aggiunto un’ombreggiatura in grigio chiarissimo.

Ecco a voi il risultato!

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Aquisti!

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Nel mio ultimo post vi ho parlato di uno dei miei negozi prediletti dove acquistare prodotti di belle arti.

Naturalmente l’ultima volta che ci sono andata non ho resistito alla tentazione di comprare 🙂

Ecco qui quindi i miei ultimi acquisti!

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Uno è una novità assoluta: una maschera per acquarello. Era da tempo che desideravo acquistare questo masking fluid, il cui funzionamento è davvero simpatico. Non voglio anticiparvi troppo, perchè ci sarà un post dedicato proprio a questa tecnica. Vi dirò solo che si tratta di un isolante, che permette di evitare che il colore si diffonda in alcune parti del nostro disegno. Esiste di diverse marche e le boccette possono avere formati differenti.

Io ho acquistato l’unica che ho trovato disponibile, di Sennelier, una grande marca francese, specializzata fin dal XIX secolo in pigmenti, quindi in modo particolare acrilici, pastelli e acquerelli.

Il prezzo della boccetta può variare in base alla marca e alla quantità. Io l’ho pagata 7 euro.

 

 

IMG_0160  Per ampliare la mia palette di colori, ho deciso di acquistare tre nuove tonalità di acquerelli. Devo ammettere che ho optato per i più economici (1,90 l’uno) della marca Van Gogh piuttosto che Winsor&Newton, di qualità migliore, ma parecchio più cari!

Ho optato per il n°535, Blu ceruleo, un azzurro molto adatto per i cieli sereni, il n°366, Rosa di Cina, in vista di riproduzioni di fiori e il n°616, Verde ossido di cromo, un verde che tende all’azzurro.

Questi blocchetti di colore possono facilmente essere inseriti nel mio kit per acquerelli, dove è prevista la possibilità di togliere e aggiungere colori a piacimento.

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Ho comprato poi un pennello per acquerello Manet n°18. Non si tratta certo di un pennello di grande qualità, visto soprattutto il suo prezzo abbordabilissimo (2,98 euro), ma fa discretamente il suo lavoro. Le setole abbondanti permettono di raccogliere una grande quantità di acqua e colore da stendere sul foglio.

Aspetto di migliorare con gli acquerelli prima di comprare i pennelli in martora per professionisti!

 

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Dopo aver realizzato diversi disegni ad acquerello, mi sono ritrovata a corto di fogli, così ho comprato un nuovo blocco. Ho scelto la marca Canson, una delle migliori, 24×32 cm con 12 fogli per 7,70 euro.

A differenza dei fogli che avevo in precedenza con grana fine, questi sono con grana nube, con una trama più spessa, ma con un effetto davvero bello.

Potrete rendervene conto dai prossimi disegni!

 

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Infine, un piccolo sfizio che desideravo da tanto. Un blocco per schizzi in carta kraft. Si tratta di carta marrone, proprio come quella da pacco. Il carnet a spirale è molto comodo e pratico e decisamente economico: per una quarantina di pagine ho speso 9 euro. Gli schizzi e i disegni a matita sono decisamente più economici dell’acquerello!!!

Ho già cominciato ad usarlo e trovo che il colore delle pagine e la texture della carta aggiungano un certo non-so-che ai disegni.

Ecco qui quindi i miei ultimi acquisti. Quale di questi vi incuriosisce di più? Vi mostrerò nei prossimi post il loro utilizzo!

A presto!